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Tremolio della palpebra: perché si manifesta e quando è il momento di fare una visita

Veronika Blažič, dr. med.

Veronika Blažič, dr. med.
specialista in oftalmologia

4132-3 min09. 12. 2025

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Il tremolio occasionale della palpebra è uno dei disturbi più comuni menzionati dai pazienti durante la visita. Molti si preoccupano già al primo movimento involontario della palpebra superiore o inferiore, poiché la sensazione è molto fastidiosa. Nella maggior parte dei casi, però, si tratta di miokimia: una condizione spiacevole ma transitoria, che scompare spontaneamente e raramente indica una malattia più grave.

Il tremolio di solito interessa un solo lato e dura da pochi secondi a qualche minuto, mentre in alcune persone si ripete per diversi giorni consecutivi. Sebbene non sia doloroso, può compromettere la concentrazione e causare disagio, motivo per cui i pazienti spesso cercano un parere. Durante la conversazione mi interessa innanzitutto se, poco prima dell’insorgenza del problema, sia accaduto qualcosa di particolare: un’infiammazione o un trauma oculare, interventi recenti oppure sintomi di occhio secco. Disturbi della superficie oculare possono infatti scatenare o intensificare il tremolio. È importante anche sapere se il paziente assume determinati farmaci, se soffre di patologie della tiroide, dei reni o di disturbi neurologici, oppure se segue diete che possono portare a carenze vitaminiche.

Durante l’esame valuto innanzitutto lo stato delle palpebre e delle ciglia. Talvolta il motivo è qualcosa di molto semplice. Di recente, in una paziente con tremolio persistente della palpebra inferiore, ho riscontrato una ciglia che cresceva verso il bulbo oculare. Il costante sfregamento causava irritazione e quindi il tremolio, che è scomparso rapidamente dopo la rimozione della ciglia. Quando sono presenti segni di occhio secco, controllo sempre lo stato delle ghiandole di Meibomio e consiglio terapie mirate a stimolarne il funzionamento e migliorare il film lacrimale, come Optilight e Lipiflow. In questi casi istruisco i pazienti anche sull’importanza dell’igiene e del massaggio delle palpebre.

Spesso, però, l’esame oculistico risulta completamente normale. In tali situazioni, la causa più probabile della miokimia è una combinazione di mancanza di sonno, stress e consumo eccessivo di caffeina, alcol o nicotina. Migliorare le abitudini del sonno, ridurre il consumo di caffè e adottare uno stile di vita più tranquillo porta spesso sollievo. A volte consiglio anche un’integrazione di vitamine del gruppo B.

Solo raramente l’esame rivela segni che richiedono ulteriori approfondimenti. Se il tremolio si estende ad altre parti del viso, dura diverse settimane o è accompagnato da altri sintomi neurologici, si eseguono indagini di imaging e test di laboratorio per verificare i livelli degli elettroliti, la funzionalità della tiroide e dei reni, nonché la concentrazione di vitamine. Se tutti i risultati sono normali ma i disturbi persistono, piccoli dosaggi di tossina botulinica possono aiutare, rilassando temporaneamente il muscolo iperattivo.

Nella maggior parte dei casi la miokimia scompare da sola, spesso dopo alcune notti più tranquille, una riduzione dello stress o l’eliminazione dei fattori scatenanti. Se però il tremolio palpebrale non si attenua o inizia a compromettere la qualità della vita quotidiana, è opportuno sottoporsi a una visita. Questo permette di escludere cause più rare e può aiutare a risolvere più rapidamente questo fastidioso disturbo.