Il prurito agli occhi è un disturbo piuttosto frequente e fastidioso, per il quale molte persone si rivolgono al nostro ambulatorio. E no, non è sempre collegato alle allergie! Siete tra quelli che hanno spesso gli occhi così pruriginosi da non riuscire a trattenersi e li sfregano intensamente? Leggete come alleviare il problema e perché gli oculisti mettono in guardia contro il dannoso sfregamento degli occhi.
Quali malattie oculari possono causare prurito?
La causa più frequente di occhi e palpebre che prudono sono le reazioni allergiche. La congiuntivite allergica stagionale un’infiammazione della congiuntiva compare al contatto con i pollini presenti nell’aria. Oltre al prurito intenso, sono spesso presenti anche gonfiore e arrossamento delle palpebre, occhi rossi e abbondante secrezione acquosa. Gli antistaminici in gocce o compresse aiuteranno ad alleviare i sintomi.
Problemi simili compaiono anche nella dermatite da contatto della pelle delle palpebre. In questo caso, la reazione non è scatenata dai pollini, ma da un allergene che portiamo noi stessi sulla superficie oculare o sulla pelle delle palpebre. Spesso la causa sono allergeni presenti in prodotti cosmetici o di skincare, oppure in farmaci oculari sotto forma di gocce o pomate. È importante identificare il prima possibile il fattore scatenante ed evitarlo.
La dermatite atopica è una malattia cutanea che colpisce spesso anche le palpebre, soprattutto nella piega della palpebra superiore. La pelle diventa arrossata, secca, finemente desquamata e molto pruriginosa; possono comparire anche piccole fissurazioni dolorose. È fondamentale usare frequentemente creme idratanti senza conservanti o profumi. Nei casi più gravi, prescriviamo per alcuni giorni una pomata a base di corticosteroidi.
Il prurito è spesso presente anche nella sindrome dell’occhio secco. In questo caso, possono accompagnarlo la sensazione di corpo estraneo, fluttuazioni della vista e talvolta eccessiva lacrimazione.
Anche l’infiammazione della congiuntiva causata da virus o batteri può essere pruriginosa. Una volta trattata l’infezione, il disturbo scomparirà.
Perché sfregare gli occhi non è la soluzione?
Dalle cellule chiamate mastociti si libera istamina quando vengono sottoposte a stimolo meccanico (grattamento o sfregamento). L’istamina provoca prurito, vasodilatazione, arrossamento e maggiore sensibilità della pelle. Lo sfregamento può peggiorare l’infiammazione e danneggiare ulteriormente la pelle e la superficie oculare, causando il rilascio di ancora più istamina. Questo crea un circolo vizioso di prurito, sfregamento e ulteriore liberazione di istamina. Quando lo spiego ai pazienti, faccio spesso l’esempio della puntura di zanzara: tutti sappiamo cosa succede se non lasciamo stare e iniziamo a grattare.
Alcune persone si sfregano gli occhi semplicemente per abitudine. È un gesto che sconsiglio fortemente. Sfregare gli occhi è infatti molto dannoso, può lesionare diverse strutture oculari, introdurre virus o batteri e causare infezioni, provocare abrasioni corneali, rotture di piccoli vasi sulla superficie oculare e emorragie sottocongiuntivali. La pressione eccessiva aumenta la pressione intraoculare e, nei miopi elevati, può aumentare il rischio di distacco di retina.
Una delle principali ragioni per cui gli oculisti vietano rigorosamente di sfregare gli occhi è lo sviluppo del cheratocono: lo sfregamento forte o frequente è infatti uno dei principali fattori di rischio. Lo stress meccanico indebolisce il tessuto corneale, causando assottigliamento e deformazione irregolare, con conseguente compromissione permanente della vista.
Quali sono quindi i modi più efficaci per ridurre il prurito?
Prima di tutto, è necessario individuare la causa principale e trattarla adeguatamente. I farmaci (che possono essere antistaminici, antibiotici o corticosteroidi) saranno prescritti dal vostro oftalmologo. Molto importante è anche la terapia di supporto. Ai miei pazienti consiglio sempre quanto segue:
- Raffreddare con impacchi freddi e asciutti (ad es. cuscinetti in gel) e usare lacrime artificiali tenute in frigorifero. Il freddo attenua temporaneamente le terminazioni nervose che trasmettono la sensazione di prurito, riduce il rilascio di istamina e rallenta il processo infiammatorio.
- Niente sfregamenti, perché liberano ancora più istamina e alimentano il circolo vizioso del prurito. Se proprio non riuscite a trattenervi, potete sostituire lo sfregamento con leggeri picchiettamenti.
- Uso di creme idratanti (soprattutto in caso di dermatite atopica) che ripristinano la barriera cutanea. Sempre prodotti delicati, non profumati e senza conservanti.
E per finire, una regola d’oro: se vi prude l’occhio destro, grattatevi il ginocchio sinistro!
