Nazaj

Ospite indesiderato delle giornate estive: congiuntivite virale

Veronika Blažič, dr. med.

Veronika Blažič, dr. med.
specialista in oftalmologia

5223 min22. 07. 2025

infezioniocchi sani

L’estate ci rallegra con il suo calore, le occasioni di socialità e i momenti spensierati trascorsi con i nostri cari. Sono particolarmente preziosi i giorni in cui i nonni si riuniscono con i nipoti, la casa risuona di risate, giochi e profumo di pranzo fatto in casa. Ma a volte, qualcosa di inaspettato può rompere questa idilliaca atmosfera. È quanto accaduto alla signora Maria, nonna in pensione, che dopo alcuni giorni felici con i nipoti si è svegliata con un occhio arrossato, pruriginoso e lacrimante.

Si tratta di una paziente che si è recentemente rivolta al nostro ambulatorio. All’inizio non era preoccupata, pensava si trattasse solo di un "raffreddore agli occhi". Ma i sintomi persistenti alla fine l’hanno portata da me.

“Solo un occhio arrossato?” Cosa si nasconde dietro la congiuntivite virale?

Durante la visita è stato subito chiaro che si trattava di una congiuntivite virale. Questa malattia è causata da un’infezione virale della congiuntiva, lo strato sottile e trasparente che ricopre la cornea e protegge l’occhio dagli agenti esterni. Tipico del disturbo, nella signora Maria la congiuntiva era arrossata, con piccole protuberanze e lievi emorragie capillari visibili, accompagnate da una secrezione trasparente dall’occhio. Come spesso accade, l’infezione era presente in un solo occhio. Di solito si avverte una sensazione di fastidio e le palpebre risultano appiccicose, specialmente al mattino. La signora Maria era stata a stretto contatto con i suoi nipoti, reduci da un raffreddore, e il contagio era solo una questione di tempo.

La congiuntivite virale si trasmette spesso tramite mani sporche, superfici infette o oggetti igienici condivisi. Poiché i sintomi compaiono solo dopo circa una settimana, una persona infetta può trasmettere il virus senza sapere di essere malata. Gli adenovirus sopravvivono su mani e superfici anche per diverse ore. Per questo motivo, ogni volta che notiamo un occhio arrossato, dobbiamo considerare anche l’ipotesi di un’infezione virale.

Quando gli antibiotici non funzionano: cosa possiamo fare?

Essendo un’infezione virale, il trattamento non mira a eliminare il virus, ma ad alleviare i sintomi. Gli antibiotici non vengono prescritti, poiché sono inefficaci contro i virus e, in questi casi, possono causare più danni che benefici. Alla signora Maria ho consigliato impacchi freddi per attenuare prurito e gonfiore, oltre al risciacquo degli occhi con soluzione fisiologica. Questo aiuta a rimuovere le secrezioni e a ridurre l’irritazione. Le ho spiegato che la guarigione da una congiuntivite virale non è rapida: i sintomi possono durare anche fino a tre settimane.

Esistono anche delle complicanze, seppur rare. Se il virus colpisce la cornea, possono insorgere lesioni superficiali e visione offuscata. In questi casi si ricorre a colliri a base di corticosteroidi, che prevengono la formazione di cicatrici e danni permanenti alla vista. In caso di peggioramento della vista è quindi essenziale effettuare un nuovo controllo.

Le mani lontano dagli occhi: perché la prevenzione è fondamentale

Il modo migliore per combattere la congiuntivite virale è prevenirla. Molti si infettano perché sottovalutano l’importanza dell’igiene. Anche la signora Maria ha descritto questa esperienza come «un promemoria che ci ricorda quanto spesso dimentichiamo le cose che diamo per scontate». La prevenzione inizia con il lavaggio regolare delle mani, evitando di toccarsi gli occhi, utilizzando asciugamani e federe personali e disinfettando le superfici più utilizzate in casa.

La signora ha seguito scrupolosamente questi consigli e già dopo due settimane la situazione era nettamente migliorata. Il rossore era scomparso, gli occhi tornati calmi, e con grande gioia mi ha raccontato che può di nuovo godersi le giornate estive in serenità con i suoi nipoti.

La congiuntivite virale forse non è pericolosa, ma può essere fastidiosa e duratura. Se la riconosciamo in tempo, agiamo con responsabilità e non chiudiamo gli occhi di fronte all’igiene, allora diventa solo una breve nota a piè di pagina in un’estate altrimenti soleggiata.